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Settore alimentare

L'adozione di metodi sostenibili viene sempre di più percepita dai consumatori come un dovere delle aziende.

Bisogna concentrarsi prima di tutto sui terreni in cui vengono coltivati i

prodotti, utilizzando anche tecnologie all'avanguardia come dei sensori nel

suolo, che supportati da una piattaforma online consente di monitorare in

tempo reale il fabbisogno idrico delle piantagioni.

Tutto ciò consente di ottimizzare le risorse utilizzate riducendo in maniera

importante gli sprechi. I supermercati vengono spesso indicati come i

maggiori colpevoli delle grandi quantità di cibo sprecate, in realtà ben

l'80% dello spreco alimentare avviene dentro le mura domestiche.

Per essere definito sostenibile, il cibo deve avere un basso impatto

ambientale, esaltare le caratteristiche e le tradizioni locali ed essere

accessibile a tutti.

Per via dell'industrializzazione dell'agricoltura, dell'uso di pesticidi e dell'allevamento intensivo, scegliere una nutrizione sostenibile non è stato

semplice negli ultimi anni.

Quando parliamo di sostenibilità si intende uno sviluppo dove il processo

valorizzi il potenziale attuale delle risorse ambientali, senza intaccarne il

futuro.

I servizi di ristorazione risultano essere molto importanti, potendo agire su

più fronti, dall’uso dell’energia, alla scelta dei fornitori, fino alla gestione dei rifiuti.

La sostenibilità in ambito alimentare parte dai paradigmi generali della

sostenibilità stessa:

1-L’attenzione verso tutti i fattori che possono influire sullo stato di una

risorsa.

2-Il riconoscimento e la chiarezza dei ruoli e delle responsabilità di ogni

attore.

3-La necessità di comportamenti etici.

4-L'enfatizzazione degli aspetti di valore (sia nella componente culturale

che nel contesto sociale).

La     FAO,      l’Organizzazione      delle     Nazioni     Unite    per      l’alimentazione e l’agricoltura, definisce l’alimentazione sostenibile come un'alimentazione a ridotto impatto ambientale che soddisfa le linee guida nutrizionali dal punto di visto economico, dell’accessibilità e dell’accettabilità culturale. L’agricoltura sostenibile indica un sistema integrato di produzione di

piante e animali con un’applicazione locale che sia in grado di sviluppare il

bisogno umano, migliorando la qualità delle risorse naturali, attraverso l’uso

di risorse rinnovabile e autoprodotte. È importante che siano adottati alcuni comportamenti che giocano un ruolo fondamentale nel determinare la salubrità dell’ambiente:

1-Consumare meno cibo: nonostante in una porzione importante del pianeta la denutrizione sia ancora una realtà, la tendenza al sovraconsumo

alimentare è molto diffusa nel mondo. Infatti, l'alimentazione eccessiva incentiva un tipo di agricoltura e allevamento intensivo e poco rispettoso

dei ritmi della natura.

2-Meno spreco alimentare: secondo le stime in Europa vengono sprecate

circa 88 milioni di tonnellate di cibo, il 53% del quale è costituito da spreco

domestico.

3-Riduzione degli ingredienti ad origine animale: la produzione di alimenti di origine animale non solo ha un maggior impatto ambientale, ma richiede un maggior dispendio di risorse rispetto a quelle necessarie per i prodotti di origine vegetale.

Ne consegue che i consumatori dovrebbero preferire alimenti sostenibili di origine animale come il pollame, il pesce pescato e ridurre i consumi di

carne rossa, latticini e uova; allo stesso tempo sarebbe opportuno inserire

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